Sopravvivenza deve essere stato il grido di battaglia dei molti, moltissimi che si sono accalcati nei supermercati per fare scorte di cibo per chiudersi in casa evitando il coronavirus.
Impossibile non notare che l’incetta è stata fatta su carne fresca e pasta (ma non le penne lisce, che anche in caso di apocalisse pare non vadano un granché).
La scorta può essere dettata solo da due cose strettamente correlate: egoismo e ignoranza. L’egoismo è quello che fa agire con la convinzione di essere destinati alla sopravvivenza.
L’ignoranza è invece quella che, in caso di vera necessità, rischia di mandare tutto all’aria.
Fiction e sopravvivenza
Fare incetta di carne fresca è una cosa talmente stupida che fa sorridere.
Ma non sorridiamo: perché non c’è niente da ridere (per chi è sensibile all’argomento) sapendo che verranno mandate al macello più bestie del necessario.
A prescindere dallo spirito animalista di chi scrive (e che non è e non vuole essere l’espressione del resto dei contributors di Crime Magazine), la scorta, lo ha insegnato la fiction, si fa di altro.
Lo insegna Claudio Vergnani in tutti i suoi libri: in caso di apocalisse (vampirica, ma va bene per qualsiasi calamità) si mangiano scatolette.
Cibo in scatola, che non serve cucinare, che non serve nemmeno scaldare. Che si può consumare pronti via.
La corrente elettrica
I geni che hanno svuotato i supermercati facendo incetta di “70 chili di fusilli” come dice il Milanese Imbruttito non hanno considerato che, andasse via la corrente, come li cucini?
Con il fornello a gas del campeggio?
Ma per la sopravvivenza a lungo termine quante bombole di gas hai bisogno? E di quelle hai fatto incetta?
E la carne fresca? Se va via la corrente, cosa fai? Te ne stai chiuso in casa con mezzo cadavere di bovino adulto che imputridisce?
Sopravvivenza, guida pratica
La guida pratica di sopravvivenza per complottisti, ipocondriaci ed egoisti prevede, visto che ormai son tutti a casa con questi 70 chili di fusilli da smaltire, ore di lettura e visione di fiction.
Sia mai che portino a qualcosa di buono. Dato che un primo effetto positivo sono i pronto soccorso degli ospedali pressoché deserti per paura di contrarre il virus.
Con la conseguenza che finalmente chi non ha un’emergenza evita di chiamare a sproposito l’ambulanza e di affollare per niente gli ospedali.
Per esempio: nella serie tv Lost, in cui un aereo cade su un’isola che proprio deserta non è, in un bunker vengono trovate scorte alimentari di anni e anni prima.
Gli egoisti delle scorte saranno sorpresi, guardando la serie tv, quando noteranno che non ci sono carne fresca e pasta, ma barrette energetiche, cioccolato, cibo in scatola e birra in lattina.
In caso di apocalisse zombie, come quella della serie tv The Walking Dead prima ancora della scorta alimentare, i protagonisti si preoccupano delle armi.
Perché lì di carne fresca si parla parecchio, visto che è la base della dieta degli zombie.
Volendo andare indietro nel tempo, 1975, ne I Sopravvissuti, la costante erano le tappe nei supermercati abbandonati.
Nemmeno a dirlo, nessuno dei protagonisti usciva con fusilli e bistecche, ma con cibo energetico, senza scadenza e già pronto.
Sopravvivenza ed egoismo
Chi ha fatto scorte anche di medicinali senza averne bisogno, certamente non ha letto Charles Darwin che diceva, tra le altre, una cosa piuttosto interessante.
Non sopravvive il più forte. Sopravvive il più adatto.
Quelli con i 70 chili di fusilli non sono adatti. Stessa cosa per quelli con lo shampoo antiforfora. E ancora quelli con la carne fresca.
Insomma, un po’ come i dodo del film l’Era Glaciale che, evidentemente, erano poco adatti.